Fenicotteri tropicali di Virginia di Saverio
Infatti, questa immagine è stata generosamente concessa da Virginia di Saverio, pittrice emergente che ha pubblicato un libro di poesie (“Le stanze svelate” Giulio Perrone Editore). Virginia è appassionata e incuriosita da tutte le arti in genere. Le vive e le combina con grande passione. Pittura, scrittura e persino danza. Sì, infatti quando l’ho conosciuta, sbirciando tra le sue pagine ho visto che balla anche la danza del ventre, che dice amare molto per il suo potere di risvegliare il lato femmineo, il contatto con la terra, e la sicurezza in se stessi. Per me conoscere Virginia è stato un piacere. Per chi volesse scoprire il suo mondo qui la sua pagina Instagram: https://www.instagram.com/virginia_di_saverio/
Tornando ai fenicotteri, rappresentati in quest’opera, che ci colpisce per la celebrazione di colori e spontaneità, come molte altre opere create da quest’artista, ma ci ricorda anche un animale che ultimamente ha recuperato un posto importante. Se ne sono accorte le grandi imprese e l’hanno usato come mascotte, lo hanno fatto diventare il protagonista di campagne pubblicitarie e commerciali. Stampato su magliette e borse, sventolato come una bandiera il flamingo ha invaso vetrine e scaffali facendo leva sul suo fascino e il suo mitologico simbolismo che lo lega alla rinascita, la sensibilità, l’eleganza e la positività. Tutti valori certamente condivisibili, per i quali affascina anche noi…
Secondo SEO BirdLife, organizzazione che LiT conosce e apprezza molto, a prescindere dalla tendenza, il fenicottero, come molte altre specie acquatiche, soffre per la perdita del suo habitat, la siccità e il cambio climatico.
Infatti, secondo la lista rossa di IUCN molte specie della famiglia dei Phoenicopteridae, tra cui l’andino e il minore sono catalogate come vulnerabili o quasi minacciate.
Clicca qui per leggere il rapporto completo di IUCN su questa specie.
Personalmente ho sempre collegato il fenicottero ai Caraibi o alle Isole Galapagos. Invece esistono colonie relativamente stabili anche in Italia e Spagna.
Una colonia importante in Spagna esiste a Fuente de Piedra (Málaga). Altre colonie d’insediamento di minor entità si trovano sul Delta dell’Ebro, le paludi di Doñana e del Odiel.
In Italia i fenicotteri rosa si trovano per lo più in Sardegna, ma anche in Sicilia, Puglia ed Emilia Romagna.
I fenicotteri sono particolarmente vulnerabili durante la riproduzione, che si estende normalmente da aprile a giugno.
Ho letto che quest’uccello cova con le zampe piegate sotto il corpo per circa trenta giorni in seguito ai quali avviene la nascita dei piccoli, dalle zampe corte e dal becco di piccole dimensioni; i piccoli rimangono nel nido per quasi quattro giorni nonostante siano praticamente indipendenti.
Dopo due settimane dalla nascita i piccoli sono già capaci di nutrirsi seguendo l’esempio dei fenicotteri adulti, immergendo dunque il becco e la testa nell’acqua.
Quando parliamo di questa specie in Spagna e in Italia ci riferiamo al fenicottero comune (Phoenicopterus roseus). Ma esistono altre 5 specie nel mondo.
Se qualcuno dei lettori avesse altre informazioni, o volesse condividere conoscenze o altri studi su questo bellissimo animale, saremo liete di condividerle sul Blog.
Io stessa, qualche anno fa visitai il parco nazionale di Doñana e fu realmente un’esperienza incredibile.
Più recentemente con le mie figlie ho invece scoperto le così caratteristiche zone umide della valle dell’Ebro, ma mi sono goduta lo spettacolo senza riuscire a fare foto decenti…poi come sempre mi si è scaricata pure la macchinetta …e proprio perché con le foto e le immagini sono un disastro lancio anche un invito ad artisti e fotografi che siano interessati, come Virginia, a condividere la loro arte per illustrare i nostri post.
Grazie a tutti e alla prossima settimana.